I calcoli ai reni sono un fenomeno molto conosciuto in medicina, e uno dei più fastidiosi quando si subiscono i suoi effetti.
Le coliche sono uno degli elementi che contraddistinguono questa patologia, che in alcuni casi possono essere tanto dolorose da doverci recare in ospedale.
Nel nostro articolo andremo ad analizzare da vicino cosa siano i calcoli ai reni, evidenziando quali sono le cause, i sintomi e i rimedi a cui attingere per risolvere il problema.
Calcoli ai reni: le cause
Quando si parla di calcoli ai reni, spesso si tende a confonderli e a metterli sullo stesso piano dei calcoli alla vescica. In realtà, vogliamo chiarire che sono due situazioni che hanno cause completamente diverse, e una manifestazione che non è proprio uguale a quella che avviene nella zona dei reni. I calcoli alla vescica infatti, rappresentano un problema che per i paesi sviluppati è passato, in quanto causato principalmente da un’alimentazione insufficiente e scarsa igiene. Si tratta di un problema che, in altri Paesi fuori dall’Europa (parliamo principalmente di quelli ancora in via di sviluppo), è purtroppo ancora presente. Quando i calcoli si trovano all’interno delle vie urinarie si sente invece parlare di renella.
Per quanto riguarda invece l’Europa e quindi anche il nostro Paese, i calcoli si manifestano all’interno dei reni, e le cause sono inverse alle precedenti, in quanto si tratta di fatto di un’alimentazione troppo ricca. Grazie alla medicina tradizionale infatti, si è scoperto che la causa principale è un eccessivo accumulo di sali minerali.
La domanda che dobbiamo porci è la seguente: “Come mai il nostro corpo non li smaltisce automaticamente ma si fermano all’interno dei reni?” Appunto, a causa di un’alimentazione scorretta.
Cosa favorisce l’accumulo di sali minerali nei reni
Ecco quali sono le situazioni che favoriscono l’accumulo di sali minerali nei reni:
Dieta povera di frutta e verdura
Quando nella nostra alimentazione non si inserisce il dovuto quantitativo di frutta e verdura, e inoltre si consumano cibi che contengono ossalati (per fare alcuni esempi il cioccolato, gli spinaci, le bietole, come anche il formaggio), si crea uno squilibrio notevole nell’organismo e si favorisce il deposito dei sali minerali nei reni.
Uso eccessivo di sale
E’ vero che mangiare sciocco non è il massimo, ma un eccessivo uso di sale (come è facile immaginare) è una delle principali fonti di formazione dei calcoli renali.
Carenze di elementi essenziali
Per proteggere i nostri reni, è necessario che si abbia un apporto corretto sia di vitamina B6, che di magnesio ed enzimi, una eventuale carenza di questi elementi è causa di accumulo di sali minerali nei reni.
Consumo ridotto di liquidi
Come sappiamo, bere tanto è un modo eccellente per la depurazione e il corretto funzionamento dei reni, in quanto una minzione frequente aiuta a limitare la presenza di batteri al loro interno. Oltre a questo, se i calcoli sono ancora di dimensioni molto piccole potrebbero essere espulsi durante la minzione, ovvero prima che diventino un problema più serio.
Visite e analisi di controllo
Fare delle analisi di controllo e delle visite specialistiche aiuta a riconoscere una eventuale presenza di questo problema. Infatti, un campanello di allarme potrebbe essere un valore troppo alto di acido urico, oppure i calcoli ai reni potrebbero derivare da fattori genetici e ormonali come ad esempio l’ipertiroidismo, o ancora dalla sindrome dell’intestino corto o infine, la presenza di dismicrobismi intestinali.
Sintomi dei calcoli ai reni
Entriamo adesso in una sfera diversa per quanto riguarda l’argomento dei calcoli renali, ovvero andiamo ad osservare da vicino quali sono quei sintomi che ci possono informare della presenza di calcoli renali. Sebbene siano presenti anche sintomi secondari di vario tipo, i principali che possono dare motivo di pensare che ci siano calcoli ai reni sono almeno due:
Colica renale
Ovviamente la colica renale è un fenomeno che è principale campanello d’allarme della presenza di calcoli renali. Si tratta nello specifico di un violento dolore al fianco destro o sinistro, al quale spesso si accompagnano altri fenomeni come vomito e irrequietezza, tutto dovuto allo spostamento del calcolo attraverso le vie urinarie. Quando ci si trova di fronte ad un sintomo molto invasivo come una colica renale, è bene intervenire subito facendo immediati controlli, in quanto se dovuta alla presenza di calcoli si ripresenterà di nuovo.
Lombalgia sorda
In alcuni casi anche una lombalgia può essere un elemento che può dirci qualcosa, la si definisce sorda perché di fatto si presenta come un classico mal di schiena, ma in realtà a essere indolenziti sono i reni.
Una cosa importante da fare nel caso ci si trovi di fronte a sintomi come quelli visti in precedenza, è sottoporsi anche ad un’analisi del sangue e delle urine, perché in caso di presenza di sangue al loro interno potremmo già avere di fronte un dato essenziale per l’individuazione del problema.
Rimedi per i calcoli ai reni
Quali sono i rimedi per i calcoli ai reni? Vi sono almeno due strade che si possono seguire, una che non prevede alcun tipo di intervento, una invece che richiede di recarsi in ospedale. Ecco quali sono queste opzioni:
Diluizione urinaria
Nel caso le dimensioni dei calcoli non siano superiori ai 6 millimetri, è possibile provare a espellerli direttamente attraverso la minzione. Per ottenere questo, si deve principalmente bere molta acqua, in quanto molti studi hanno dimostrato che bere oltre 2 litri di acqua al giorno riduce sensibilmente il rischio di recidive, elementi molto frequenti in questa patologia.
Inoltre, sarà necessario andare a ridurre sensibilmente il consumo di sale e di proteine animali, nello specifico si intendono alimenti come carne, pesce e uova. Una cosa da notare, che è una delle novità degli ultimi tempi, è che non si devono bandire del tutto alimenti come latte, yogurt e formaggi, ma regolarne l’assunzione. Infatti, oggi in caso di presenza di calcoli renali si parla di dieta normo-calcica.
Intervento ospedaliero
Quando le dimensioni dei calcoli sono superiori ai 6 millimetri, e quindi divengono difficili da eliminare attraverso la diluizione urinaria, è necessario un intervento.
Se fino a qualche anno fa l’unica strada era rappresentata dalla chirurgia, oggi non si ricorre più al taglio. Ci si affida infatti ad una nuova tecnica di intervento, la litotrissia.
Il litotritore, ovvero la macchina che si utilizza per questo intervento, è in grado di produrre delle onde d’urto molto potenti, le quali vengono inviate con precisione direttamente ai calcoli che devono essere eliminati, questo grazie all’ausilio dei raggi X o dell’ecografia. Queste onde passano attraverso i tessuti molli dell’organismo e pongono l’energia scatenata direttamente sui calcoli fino a frammentarli.
Conclusioni
In conclusione, possiamo dire che sebbene si tratti di una patologia da non sottovalutare, in quanto il dolore può essere davvero molto forte, le soluzioni per affrontare il problema dei calcoli ai reni sono molto innovative e funzionanti.
Non dover più ricorrere al taglio è davvero un passo avanti notevole per la medicina, e inoltre, la possibilità di espellerli senza andare in ospedale quando li si prende in tempo è davvero interessante.
Come sempre, è inutile dire quanto sia importanze la prevenzione e fare accurati controlli, sia nel caso si presentino sintomi anche leggeri, sia quando ci sentiamo bene. Questo ovviamente perché, come abbiamo potuto vedere, se presi in tempo la risoluzione è la meno invasiva e la più semplice possibile.