Dente del giudizio che tocca il nervo

Quali sono i sintomi del dente del giudizio che tocca il nervo? Quali sono i rimedi per un dente del giudizio che tocca il nervo?

Dente del giudizio che tocca il nervo

Ce ne occuperemo di seguito, facendo prima una panoramica sul dente del giudizio in generale. Gli ultimi denti a spuntare, tanto che, nell’immaginario collettivo, sono simbolo di una persona che “ha messo giudizio“. Proprio perchĂ© emergono intorno ai 18-20 anni, proprio in corrispondenza della maturitĂ  anagrafica di un individuo.

Cos’è il dente del giudizio

I denti del giudizio sono anche detti terzi molari. Come detto nell’incipit, sono gli ultimi denti che spuntano nella bocca. In rari casi possono anche non spuntare.

In realtĂ , quest’ultimo evento viene ritenuto una fortuna, in quanto la loro comparsa è dolorosa. Ma non è sempre così. Spesso infatti, quando oltre i 18-20 anni (ma si può arrivare fino ai 25) i terzi molari non sono ancora comparsi, significa che per qualche motivo non sono riusciti a trovare una “strada” di eruzione corretta. Essendo così rimasti all’interno della gengiva. O sono “intrappolati” nell’osso: si parla in tal caso di denti del giudizio inclusi.

Dente del giudizio perché fa male: tocca nervo trigemino?

Si parla di fortuna perchĂ©, come detto, la loro eruzione genera dolore. Il motivo va ricercato nel fatto che, per “uscire”, irritano la gengiva. Proprio come accade quando spuntano i primi denti da latte. Il che fa piangere i bambini, per la “gioia” dei genitori.

Oltre al dolore che può essere molto intenso, può verificarsi anche gonfiore e, in certi rari casi, anche ad ascesso con raccolta di materiale purulento.

Il dolore è dato dalla vicinanza con il nervo trigemino, che può causare una nevralgia molto fastidiosa. Che potrebbe non scomparire neanche utilizzando farmaci antinfiammatori.

Oltre al dolore, può verificarsi anche febbre. Ma in tal caso è meglio consultare subito un medico che saprà indicare una terapia antibiotica, dato che non è da escludere il rischio che un ascesso possa instradarsi sotto la mandibola arrivando fino al mediastino fino a creare una gravissima infezione.

Cosa fare contro il dolore acuto al dente del giudizio che tocca il nervo?

Nella fase acuta del dolore al dente del giudizio che tocca il nervo, in genere sono prescritti farmaci antibiotici, antinfiammatori e antidolorifici. 

Non mancano comunque dei rimedi naturali, come fare risciacqui con acqua e sale, nella dose di 1/2 cucchiaino di sale in un bicchiere d’acqua. Motivo? Il sale è un disinfettante naturale.

Dente del giudizio che tocca nervo mandibolare: conseguenze

Il dente del giudizio a contatto con il nervo mandibolare può provocare la Parestesia. Con questo termine si fa riferimento all’alterazione della sensibilitĂ  di un arto o di altre parti del corpo, come la mandibola inferiore.

I sintomi sono:

  • formicolio alle labbra
  • insensibilitĂ  al labbro inferiore
  • pizzicore al labbro inferiore e bruciore
  • fastidio nel toccarsi il labbro
  • sensazione di labbra addormentata

Non è detto che la causa sia per forza quella. Generalmente, una persona che prova questi sintomi comincia a pensare alle cose peggiori. Del resto, l’intorpidimento della mandibola avviene anche quando è in corso un principio di ictus o in caso di forte ansia.

Tuttavia, in linea di massima, il responsabile il più delle volte di questi sintomi è proprio il dente del giudizio. Il quale quando è infiammato , dolorante e profondamente incluso, può essere a contatto con il nervo alveolare inferiore. Contenuto nel canale mandibolare (di qui il nome di nervo mandibolare), che se violato o leso durante l’estrazione del dente, può esitare in “parestesia post estrazione del dente del giudizio”.

Dente del giudizio che tocca nervo mandibolare: sintomi

Ecco i sintomi piĂą comuni di un dente del giudizio che tocca nervo mandibolare:

  • Dolore che può coinvolgere anche i denti adiacenti e irradiarsi fino all’orecchio Arrossamento e tumefazione (gonfiore) della gengiva e in corrispondenza dei linfonodi
  • Alitosi causata dalla gengivite
  • DifficoltĂ  sia nella masticazione sia nell’aprire e chiudere la bocca
  • Ascessi gengivali o cisti che possono danneggiare il dente e i tessuti adiacenti
  • Mal di testa
  • Pericoronite, ossia infiammazione del tessuto gengivale intorno al dente parzialmente incluso
  • Formazione di tasche gengivali
  • Spostamento degli altri denti
  • Febbre

Cos’è la Parestesia

Se vi hanno diagnosticato una Parestesia e siete andati nel panico, cerchiamo qui di darvi qualche delucidazione in piĂą.

Si tratta di una alterazione più o meno intensa della sensibilità di un arto o di altre parti del corpo come la mandibola inferiore. Il caso più diffuso di Parestesia è il dente del giudizio che tocca il nervo mandibolare. Soprattutto quando il dente del giudizio inferiore è profondamente incluso, infiammato e dolorante, e tocca il nervo alveolare inferiore.

Quest’ultimo è contenuto nel canale mandibolare e, in caso di lesioni dovute al l’estrazione del dente, potrebbe provocare una parestesia post-estrazione.

Una TAC potrĂ  sciogliere ogni dubbio legato alla contiguitĂ  del dente del giudizio con il nervo mandibolare.

Per risolvere il problema occorre una collaborazione tra chirurgo orale e ortodontista. Come vedremo, la tecnica più utilizzata è quella della ortodonzia estrattiva.

PerchĂ© dente del giudizio “non esce”?

Quali sono i rischi comportati dal dente del giudizio che tocca nervo mandibolare? Contrariamente a quanto si possa immaginare, in realtà è un evento che capita nel 21% dei casi e tale fenomeno è stato oggetto di attenzione da parte della comunità scientifica. Soprattutto il dente del giudizio inferiore.

La mancata fuoriuscita del dente del giudizio va ricercata in 4 casi prevalenti:

  1. la mancanza di spazio
  2. l’impedimento al normale processo eruttivo dovuto a cisti o tumori
  3. una mineralizzazione tardiva
  4. la sua inclinazione che si esprime in tre diversi processi eruttivi: inclusione normale, inclusione mesiale o in avanti ed inclusione orizzontale

Dente del giudizio e nervo mandibolare: rischi

L’eruzione avviene in una struttura nervosa chiamata appunto nervo mandibolare. Gli impedimenti succitati possono causare una stretta vicinanza delle radici del dente del giudizio inferiore con il canale mandibolare. E dunque, di conseguenza, con il nervo alveolare inferiore che è in esso contenuto.

Ne consegue altresì che l’estrazione di tale dente può comportare un rischio di lesioni al nervo mandibolare. Ora temporanea, ora permanente.

Un cattivo intervento può infatti danneggiare il nervo a diversi livelli. Ciò accade perché le radici dei denti del giudizio sono vicine e a contatto con questo nervo che corre lungo la mascella. La mucosa gengivale e il lato del labbro interessato possono essere colpiti, provocando un notevole disagio. Sebbene generalmente scompaiano nella maggior parte dei casi in pochi mesi.

Parliamo comunque di rari casi, visto che oggi come oggi si tratta di interventi veloci e risolutivi. Solo molto raramente si possono verificare lesioni permanenti.

Quali esami fare?

Si rendono necessari esami radiografici come lastre endorali ,OPT e Tac. Esami grafici che esploreranno la difficoltĂ  ed il rischio estrattivo.

Il test principale resta l’ortopantomografia, un’immagine che ci fornisce una panoramica dello stato orale del paziente. In questo modo si potranno osservare le relazioni che i terzi molari mantengono con le strutture vicine, compresi i nervi.

Ci consente altresì di osservare l’esistenza di lesioni ossee legate o meno ai denti. 

Come si svolge operazione

PiĂą in avanti vedremo meglio cos’è l’Ortodonzia estrattiva. Qui ci limitiamo a dire che i nervi piĂą esposti durante l’estrazione dei denti del giudizio sono il trentesimo nervo e il nervo alveolare inferiore. Mentre le aree bella bocca coinvolte sono mento, guance e labbro inferiore. 

Per ottenere i migliori risultati minimizzando i rischi, è importante effettuare uno studio completo con la piĂą recente tecnologia TC 3D. Oltre all’utilizzo del bisturi piezolettrico, il quale consente di lavorare con tecniche mininvasive e di scegliere una buona clinica con esperienza.

Quando va tolto dente del giudizio?

Questi i principali motivi che portano all’estrazione del dente del giudizio:

  • Mancanza di spazio per uscire, causata solitamente per la conformazione irregolare della mandibola o della mascella
  • Comparsa di piĂą di 4 denti del giudizio ordinari (fenomeno che viene definito iperdentia)
  • Crescita parziale: quando il dente rimane parzialmente all’interno della gengiva. Il dente va estratto poichĂ© si tratta di una condizione che favorisce l’accumulo di batteri e può provocare un’infiammazione del tessuto gengivale chiamata pericoronite, ascessi o fenomeni cariogeni
  • Inclinazione del dente non corretta: può svilupparsi orizzontalmente urtando così i denti vicini danneggiandoli
  • Inclusione totale: quando non riesce a spuntare dalla gengiva e/o se rimangono all’interno dell’osso mandibolare o in quello mascellare
  • Denti del giudizio cariati, rotti o scheggiati
  • Denti responsabili di infezioni e/o altre patologie dentarie e del cavo orale

Cos’è l’Ortodonzia estrattiva

Contrariamente a quanto si potrebbe credere, per risolvere il problema non è utile l’estrazione, che andrebbe a ledere l’integrità del canale mandibolare con probabile parestesia, ma la disinclusione ortodontica del terzo molare inferiore.

Tecnica lanciata per la prima volta nel 1996 con il nome di “Ortodonzia Estrattiva”.

Una tecnica allora innovativa, ed al contempo sicura ed efficace per risolvere il problema del dente del giudizio che tocca il nervo mandibolare. In modo da allontanarli e poi estrarre in sicurezza il dente senza ledere appunto il dente.

Come si procede? Sul dente viene affogato un gancetto e sollevato lentamente verso l’alto (praticamente va immaginato al movimento dei pescatori con la canna da pesca) con una tecnica ortodontica. In questo modo si allontana il dente dal canale mandibolare.

Solo in questo modo il chirurgo potrĂ  estrarre in piena sicurezza il dente.

Altro vantaggio di questa tecnica è che l’estrusione del dente comporta un riempimento di osso naturale vicino (distalmente) al secondo molare. Quindi evitando il dolore e la sensibilitĂ  al dente tipici dell’estrazione del dente del giudizio.

A ormai un quarto di secolo e passa di esercitazione, l’ortodonzia estrattiva gode di ottimi numeri: non ha mai prodotto danni neurologici contro l’1% di lesioni permanenti e il 5-7% di lesioni non permanenti causate dalle tecniche estrattive tradizionali.

E’ ormai riconosciuta la capacitĂ  di allontanare l’apice del terzo molare dal canale mandibolare e creare nuovo osso al dente vicino o secondo molare. Con, dulcis in fundo, un basso rischio di complicanze post-estrattive.

Dunque, bisogna stare attenti al percorso terapeutico che viene proposto per risolvere il problema del dente del giudizio che tocca il nervo mandibolare. Infatti, una soluzione errata o ormai demodé può causare lesioni anche permanenti.

Come prevenire dente del giudizio che tocca nervo mandibolare

Per prevenire eventuali complicanze, sarebbe opportuno far effettuare ad un adolescente intorno ai 14-15 anni di etĂ , una giĂ  citata ortopantomografia. Che volgarmente viene anche chiamata “panoramica“. Si tratta di una radiografia panoramica appunto, proprio perchĂ© offre una visuale di tutti i denti.

In questo modo, si può constatare se i denti si sono formati tutti in modo corretto (per esempio se ci sono anche i cosiddetti sopra-denti) e se la crescita dei denti del giudizio stia avvenendo come da prassi. Onde evitare che le radici dei terzi molari entrino in contatto appunto in futuro con il nervo della mandibola.

Cosa fare dopo l’operazione

Lo specialista che ha eseguito l’operazione indicherĂ  anche quale sia il decorso post-operatorio.

Durante l’intervento e nelle ore successive non sentiremo alcun dolore grazie all’anestesia. Mentre per i giorni successivi, sono prescritti antibiotici, antinfiammatori e antidolorifici per contenere il dolore che si può manifestare.

Per alleviare il gonfiore, è possibile ricorrere a impacchi con il ghiaccio da appoggiare sulla guancia interessata, da rimuovere ogni 10 o 15 minuti.

Bisogna poi stare attenti anche a cosa si mangia nella fase post-operatoria. Spazio a:

  • cibi e bevande tiepidi o freddi come gelato e yogurt, perchĂ© il calore può compromettere la cicatrizzazione
  • cibi morbidi: per esempio zuppe o passati di verdura tiepidi, frullati, omogeneizzati, budini, purè, carne macinata, pesce cotto al vapore
  • evitare cibi croccanti, duri o con componenti che possono insediarsi nella zona operata, come: biscotti o cereali, fragole ricoperte di acheni, kiwi e pomodori per la presenza di semini

Altri comportamenti idonei sono:

  • Evitare alcol e fumo, agenti rallentatori della guarigione
  • Detergere i denti almeno due-tre volte il giorno, la mattina e dopo i pasti principali
  • Eliminare ogni residuo di cibo tra denti e gengive con filo interdentale o con lo scovolino
  • Sciacqui con il collutorio antibatterico per evitare infezioni della bocca

Conclusioni

I denti del giudizio sono gli ultimi a spuntare, generalmente tra i 18 e i 20 anni. Tuttavia, possono anche non emergere per diversi motivi, finendo anche per provocare diverse conseguenze. Come il coinvolgimento del nervo mandibolare.

Potrebbe dunque rendersi necessario un intervento chirurgico, come l’Ortodonzia estrattiva. Veloce e risolutivo.

Per prevenire il problema è consigliabile eseguire una panoramica radiografica intorno ai 15 anni, per verificare che il percorso di eruzione del dente del giudizio sta proseguendo correttamente.

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