Reflusso gastroesofageo

Quante volte nella vita si è sentito parlare di reflusso gastroesofageo, ma se non si è avuto a che fare con questa problematica è normale non conoscerne tutte le sfaccettature.

Reflusso gastroesofageo: che cos'è, causa, sintomi, rimedi naturali

Nel nostro articolo andremo a fare un viaggio all’interno di questa patologia, partendo da cos’è esattamente, e quali siano cause e sintomi per aiutarci a riconoscerla. Infine, osserveremo quali sono i trattamenti ai quali ci possiamo sottoporre per risolvere il problema.

Cos’è il reflusso gastroesofageo

Il reflusso gastroesofageo è una manifestazione che avviene quando i succhi gastrici entrano in contatto con la parete dell’esofago. Una volta che accade questo, si avverte del bruciore dietro lo sterno e avviene un rigurgito acido.

C’è da tenere presente che, il passaggio di acido dallo stomaco all’esofago, è qualcosa che avviene in maniera normale e fisiologica durante il giorno, con maggiore frequenza dopo che si è mangiato.

Cause del reflusso gastroesofageo

Le cause che possono portare ad un reflusso gastroesofageo sono almeno due, andiamole a vedere nel dettaglio:

Rilasciamento della valvola

Parliamo di una valvola che si trova tra esofago e stomaco, e che è conosciuta in termine specifico come Sfintere Esofageo Inferiore (SEI). La sua funzione in situazione normale è quella di impedire proprio al contenuto dello stomaco di tornare indietro, e quindi, di andare a interessare la zona dell’esofago. Cosa può causare il suo cattivo funzionamento? Semplice, un’alimentazione non propriamente corretta, la quale vede principalmente un consumo eccessivo di caffè, fumo e alcuni farmaci. In alcuni casi invece, la ragione la si può ritrovare in qualcosa di patologico, come ad esempio la presenza di un’ernia iatale.

Rallentamento dello svuotamento gastrico

Siamo di fronte ad una causa che è legata nello specifico al passaggio del cibo dallo stomaco all’intestino. Tale rallentamento può essere dovuto a due ragioni, una è un consumo di pasti troppo abbondanti, oppure al consumo di alimenti particolari, per fare alcuni esempi il cioccolato o cibi eccessivamente grassi.

Sintomi del reflusso gastroesofageo

Dopo aver osservato da vicino cosa sia nello specifico il reflusso gastroesofageo e quali siano le principali cause che lo determinano, andiamo a vedere quali sono i sintomi che ci possono avvertire di essere di fronte a questo problema.

Sono almeno due quelli principali, ovvero la pirosi e il rigurgito. Delle volte si potrebbe avere anche l’alitosi.

Pirosi

La pirosi è un bruciore che sale dallo stomaco, oppure in alternativa dalla parte bassa del torace fino alla gola. Si tratta di un sintomo che compare, e in alcuni casi tende a peggiorare, quando ci troviamo di fronte a particolari condizioni, ecco quali:

  • Dopo un pasto: una volta che si è mangiato, a seconda di cosa abbiamo consumato, può manifestarsi la pirosi in modo più o meno evidente.
  • In seguito a sforzi fisici: si tratta di una situazione che è anche piuttosto frequente, specialmente quando tali sforzi avvengono appena dopo aver mangiato o durante il momento della digestione.
  • Durante il riposo notturno: nella fase in cui il corpo è rilassato, e secondo cosa si è consumato durante la cena, la notte può comparire una più o meno seria pirosi.

Rigurgito

Il rigurgito altro non è che il ritorno in gola o in bocca di materiale acido o amaro. Come per la pirosi, anche il rigurgito si manifesta generalmente dopo pasti abbondanti, oppure assumendo in seguito ai pasti posizioni prolungate come quella supina o la flessione del busto in avanti.

Reflusso gastroesofageo: prevenzione e cure

Per il reflusso gastroesofageo si può operare ancora prima che esso si manifesti, procedendo ovviamente con quella che si chiama prevenzione.

Ecco una serie di accorgimenti da tenere di conto per cercare di evitare il più possibile di andare incontro a questa manifestazione:

  • Innalzare la testiera del letto di almeno 20 cm: si tratta di un accorgimento che va a lavorare sulla corretta posizione da tenere quando si va a dormire.Evitare di riposare dopo mangiato: sebbene sono molti quelli che amano il riposo pomeridiano post pranzo, è una cosa che favorisce molto spesso la comparsa del reflusso gastroesofageo.
  • Ridurre grassi e cibo fritto: si tratta di un’alimentazione di difficile digestione, che porta facilmente alla manifestazione di pirosi e rigurgito.
  • Evitare di fare abbuffate di alcuni cibi come cioccolata, caffè, pomodori, cipolle, bevande gasate, cibi speziati e così via. Evitare anche il consumo di alcol e del fumo.
  • Dimagrire se si è sovrappeso: il peso in eccesso è una delle ragioni per cui potremmo andare incontro al reflusso gastroesofageo.
  • Non indossare vestiti stretti.

Cure farmacologiche

Per quanto riguarda le cure a base di medicinali, sono almeno due le categorie di farmaci che sono ideali per trattare il reflusso gastroesofageo. Ecco quali sono:

Antiacidi

Tali medicinali sono ottimi nella neutralizzazione dell’acido presente nello stomaco. E’ bene precisare anche che, questo tipo di farmaci, ha una breve durata d’azione, per cui la loro scelta avviene solo quando si devono andare a trattare sintomatologie lievi.

Antisecretori

Questi farmaci hanno la funzione di ridurre la produzione di acido da parte dello stomaco. Questi farmaci rispetto ai precedenti hanno un’azione duratura, quindi permettono di andare a trattare le sintomatologie più o meno serie, e anche di andare a guarire eventuali lesioni dell’esofago.

Rimedi naturali reflusso gastroesofageo

Per quanto riguarda invece i rimedi naturali per andare a trattare il reflusso gastroesofageo, ci sono dei prodotti presenti in natura che hanno proprietà importanti, ma che devono essere assunte in modo corretto e costante, per cui è bene prima di iniziare il trattamento di confrontarsi con un medico esperto. Ecco quali sono i principali:

  • Malva: dotata di proprietà emollienti e lenitive è una manna per trattare il reflusso gastroesofageo. Si può assumere come tisane e macerati o in capsule.
  • Acqua e limone: composizione ottima è quella di acqua tiepida e succo di limone strizzato sul momento. Va bevuto a inizio giornata e prima di aver mangiato qualsiasi cosa.
  • Aloe Vera come questo succo: questa pianta non ha bisogno di presentazioni, per il suo impiego è importante però confrontarsi con un esperto, è una scelta ottimale anche quella di farsi consigliare da un erborista.
  • Liquirizia: nello specifico la radice, permette di ricavare estratti che possiedono proprietà antinfiammatorie potenti, che sono un ottimo rimedio anche per il reflusso gastroesofageo. La migliore assunzione è tramite decotto, ma è utile anche assumerla tramite compresse o tronchetti di liquirizia purissima. Essendo però che una delle caratteristiche della liquirizia è quella di alzare la pressione sanguigna, chi soffre di patologie ad essa legata deve consultare un medico prima di iniziare il trattamento.
  • Zenzero: la radice viene utilizzata da migliaia di anni, da quando insomma è stato scoperto che possiede proprietà potenti. Per assumere lo zenzero di consiglia di bollire qualche fettina in una tazza d’acqua per qualche minuto, o utilizzare tisane specifiche come questa. Una volta che il composto si è raffreddato si beve con l’aggiunta di una goccia di limone.
  • Bicarbonato: il classico cucchiaino di bicarbonato di sodio sciolto in un bicchiere d’acqua a temperatura ambiente è una delle soluzioni ottimali per diverse problematiche, nel caso di reflusso gastroesofageo va assunto appena si avverte un dolore forte.
  • Camomilla: per andare a trattare il reflusso gastroesofageo con la camomilla se ne deve fare un infuso, il quale si può bere anche fino a 3 volte al giorno. Il consiglio è quello di assumerlo prima di ogni pasto principale.
  • Cavolfiore: non tutti sanno che il cavolfiore è dotato anche di proprietà ottimali per l’apparato gastro-intestinale. La migliore soluzione per il nostro problema è quella di andare a bollire le foglie di cavolfiore in un litro d’acqua, composto che deve essere assunto entro la fine della giornata.