Valori colesterolo alti e normali: quali sono i più a rischio?

Il colesterolo è una delle problematiche più serie di cui si può soffrire. Quando si ha questa patologia è necessario non solo stare sempre sotto controllo, ma anche seguire una corretta alimentazione.

Valori colesterolo alti e normali: quali sono i più a rischio?

Quali sono però i valori che ci dicono quando siamo a livello di rischio? Come comportarsi in base a tali valori? Nel nostro articolo entreremo nel dettaglio per saperne di più.

Valori normali: a quanto deve essere il colesterolo

Prima di andare a vedere quando i valori del colesterolo sono sballati, cerchiamo di capire quando essi si possono ritenere normali (fonte). Secondo quanto dicono i medici che trattano nello specifico il colesterolo, si intendono valori normali quando questi sono al di sotto dei 200 mg/dl.

Quando si parla di questa patologia si devono fare due importanti distinzioni:

Colesterolo LDL

Il colesterolo LDL è di quello che viene definito cattivo, ed è considerato un valore nella norma quando è al di sotto di 160 mg/dl.

Colesterolo HDL

Il colesterolo HDL è quello invece che viene definito buono, il quale valore dovrebbe essere uguale o maggiore a 50 mg/dl.

Dunque, il colesterolo totale su cui basarsi vede il suo limite di guardia tra i 200 e i 240 mg/dl per dare un valore definitivo, possiamo distinguere la situazione in tre scaglioni:

  • Valore colesterolo inferiore a 200 mg/dl: situazione ottimale.
  • Valore tra 200 e 240 mg/dl: situazione di rischio moderato.
  • Valore sopra a 240 mg/dl: rischio elevato.

Colesterolo: quando preoccuparsi?

Una delle considerazioni che si fanno quando si pensa al colesterolo, è quando sia il caso di preoccuparsi in base al valore riscontrato nelle analisi del sangue.

Quando il colesterolo presenta valori alti, in che momento è davvero seria la situazione? Andiamo a vedere nel dettaglio questo aspetto.

Abbiamo visto che ci sono dei valori specifici nella regolamentazione del colesterolo, e in base a questi si può scoprire se siamo di fronte ad una patologia reale oppure no.

Come comprendere quindi quando la situazione è davvero seria? Il colesterolo è alto, e quindi a giusta ragione è lecito preoccuparsi, quando come abbiamo visto in precedenza il valore supera i 240 mg/dl. Si tratta in pratica di un livello di guardia che ci dice di essere di fronte ad una situazione di pericolo.

E’ una buona cosa non buttarsi dietro le spalle il problema, anche qualora tale valore fosse entro il livello di guardia ma molto vicino ad esso. Una dieta corretta è ottima per far sì che il valore del colesterolo scenda ben al di sotto di questa soglia.

Valori di riferimento negli uomini e nelle donne

Per quanto riguarda il livello dei valori del colesterolo non cambia la soglia di guardia, ovvero quella rappresentata da 240 mg/dl. A essere diversa è l’epidemiologia, che cambia significativamente in base all’età delle persone. Osserviamo da vicino i dati che rappresentano la media su scala nazionale:

In merito al colesterolo e ai valori che devono preoccupare, possiamo innanzitutto dire che una categoria a registrare dati specifici è la popolazione anziana.

In un range di età che va ai 65 ai 74 anni, il 24% degli uomini sono ipercolesterolemici, mentre nel caso delle donne la percentuale è più alta, ovvero il 39%.

Osservando invece quelli che si trovano nel limite dei 240 mg/dl, ovvero potremo dire in maniera dantesca “coloro che sono sospesi” tra valore dentro e fuori la norma, i dati ci mostrano una situazione diversa. In questo caso, seppure le donne sono sempre di più, la differenza è meno netta. Infatti, gli uomini al limite sono il 36 percento, mentre le donne il 38 percento.

Un ulteriore categoria della quale è necessario fare menzione, è quella delle donne in menopausa, dati considerati su una media di età intorno ai 62 anni. Tale classe di età è abbastanza a rischio. Si consideri che nel nostro Paese il 36 percento delle donne in menopausa ha il valore del colesterolo uguale o maggiore a 240 mg/dl.

Colesterolo alto: quali cibi evitare

Sappiamo che quando si ha il colesterolo alto non è possibile dare libero sfogo quando si è a tavola, ma è necessario seguire una dieta alimentare corretta. Ci sono in effetti diversi cibi da evitare quando si soffre di questa patologia, e adesso andiamo a vedere quali sono e quanto in effetti siano nocivi in caso di colesterolo alto (fonte).

Ecco una serie di alimenti che non sono da consumare quando si è ipercolesterolemici:

Grassi saturi

Alimenti che contengono grassi saturi: nella dieta da seguire in caso di colesterolo alto vanno limitati, o del tutto eliminati, i cibi che siano ricchi di grassi saturi. Nello specifico formaggi spalmabili, pecorino, parmigiano e gli insaccati (leggi anche il nostro articolo sui formaggi ed il colesterolo alto). Anche in merito al latte c’è da fare una considerazione, ovvero che è meglio consumare quello scremato, o nel caso ci venga dato l’ok dal medico quello parzialmente scremato. E’ ammesso il consumo di yogurt purché siano quelli a basso contenuto di grasso.

Oli vegetali saturi

Oli vegetali saturi, sebbene l’olio in generale sia abbastanza rischioso per chi soffre di colesterolo, ci sono due tipologie che sono proprio una sorta di “veleno” per chi ha questo problema. Parliamo dell’olio di palma e di colza.

Frattaglie

Le frattaglie sono quelle parti degli animali come fegato, reni e cervello.

Alcol

Bevande alcoliche, l’alcol è davvero deleterio per il colesterolo alto, specialmente nei casi in cui al contempo si soffra anche di ipertrigliceridemia.

Zuccheri

Zuccheri semplici, si intendono in questa categoria il glucosio, il saccarosio e anche il fruttosio industriale.

alimenti che aiutano a mantenere il colesterolo ai valori normali

Al contrario vi sono alimenti che aiutano a mantenere il colesterolo ai valori normali. Sono l’olio extra vergine di oliva (da consumare comunque con moderazione), il pesce azzurro, l’avena, il limone e la frutta secca a guscio (in maniera preponderante le noci), la mela, i fagioli e infine i carciofi.

Conclusioni

Per concludere, possiamo dire che il colesterolo pur essendo un nemico difficile da affrontare non è impossibile da tenere sotto controllo.

Una corretta alimentazione durante tutto il corso della propria vita è sicuramente una buona “palestra” per essere in forma. Contando sul fatto che anche in età avanzata si evitano patologie pesanti come appunto l’ipercolesterolemia.

E’ un comportamento corretto e consigliato quello di fare spesso le analisi. In questo modo si può capire quando ci sia da intervenire per evitare di trovarsi di fronte al fatto compiuto.