Sesso orale, perché fa bene e come farlo in sicurezza

Il sesso orale è una pratica imprescindibile per il piacere degli “attori” coinvolti. Non soltanto preliminare per aumentare la libido, ma fonte di rilassamento, si badi, tanto per la parte che lo riceve quanto per chi lo pratica.

Sesso orale, perché fa bene e come farlo in sicurezza

Parlare di sesso orale, come accade anche per la masturbazione soprattutto femminile, purtroppo sembra quasi un tabù, un atto da compiere di nascosto, se non addirittura confinato nelle fantasie e nei film hot. In realtà discuterne è importantissimo, soprattutto perché ci consente di sfatare qualche mito legato sia al blow job che al cunnilingus, e al contempo ci permette di prendere le misure necessarie per azzerare gli eventuali rischi connessi.

Vediamo quindi insieme perché è così importante fare sesso orale e come possiamo renderlo sicuro e piacevole per entrambi.

Il sesso orale fa bene?

Che il sesso orale faccia bene all’umore e all’intimità di coppia è lapalissiano, a patto che sia fatto con passione, seguendo le proprie pulsioni e i segnali che ci manda il corpo del partner. Ma c’è anche molto di più.

Secondo uno studio condotto dalla State University of New York, lo sperma maschile avrebbe una composizione chimica tale da costituire un potentissimo antidepressivo naturale: in due parole, praticare una fellatio comporta ha benefici ben più profondi che un semplice senso di benessere e rilassamento.

Se stai pensando che si tratta della solita trovata maschile (e maschilista) per ricevere del sesso orale, sei in errore. Il liquido seminale contiene infatti serotonina, melatonina, cortisolo e ossitocina, sostanze che sono veri e propri toccasana per la salute psicologica. Di riflesso, il sesso orale aiuta a combattere tutti quei disturbi fisici legati a stati depressivi e ansiosi, quali ad esempio l’insonnia.

Si parla qui di rapporti all’interno di una coppia solida, che può dunque far a meno dell’uso del preservativo. Anche l’assenza di questa barriera contribuisce alla pacatezza interiore, poiché strettamente legato ai sentimenti di fiducia e affidabilità che si nutrono verso il compagno.

E il cunnilingus? Ricordiamo che è il modo più “semplice” per la maggior parte delle donne di raggiungere l’orgasmo, e anzi una non piccola percentuale può raggiungere la vetta solo così. Per questa ragione è molto importante che l’uomo impari a darsi e trarre soddisfazione nel vedere la sua partner appagata; in effetti il mondo maschile sembra dirigersi sempre più verso l’apprezzamento di questa pratica, e più della metà degli uomini dichiara di farlo per non subire tradimenti.

Se è indubbio che un tradimento non dipende certo dalle sollecitazioni lingua-organi genitali, certamente una coppia sessualmente gratificata conduce una vita più distesa anche nelle relazioni sociali in generale. Possiamo dire, insomma, che il sesso orale fa bene ai “partecipati” al punto tale che ha riflessi positivi anche nei rapporti con gli altri.

Ci sono rischi per la salute?

Alcune MST (Malattie Sessualmente Trasmissibili) possono essere contagiate anche tramite i rapporti orali. Certamente i casi e le probabilità sono inferiori che con il contatto pene-vagina, ma non dobbiamo sottovalutare queste ipotesi.

Il sesso orale mette infatti in contatto la bocca con fluidi corporei; e non soltanto liquidi vaginali seminali, ma anche un’infinita quantità di batteri presenti nell’ano, nel caso in cui si pratichi il rimming. Non solo, ma si noti che possiamo avere delle ferite nel cavo orale non ancora rimarginate; basta un filo interdentale usato con troppa foga per causare piccole lesioni, e il pericolo del contagio aumenta così la sua probabilità di verificarsi.

La malattia più comune è senza dubbio l’herpes simplex. Nulla di grave, intendiamoci, con una cura di qualche giorno lentamente la situazione torna nella regolarità, ma esprimere il disagio e il fastidio delle pustole è impossibile a parole. Se hai avuto un herpes sulle labbra, e già lì le sensazioni di prurito, seguito da bruciore e dolore sono piuttosto forti, immagina il tutto amplificato per 10. E nelle tue parti intime. Persino fare pipì può diventare un’esperienza poco piacevole. Non si sottovaluti inoltre che l’herpes non va più via, te lo porti dietro a vita in fase latente ma potrebbe tornare in fase attiva in qualunque momento: basta anche solo un abbassamento delle difese immunitarie.

Insomma, se il sesso orale è spesso praticato perché si crede che non sia veicolo per le MST, questo è un falso che va immediatamente sfatato. E non solo herpes, ma anche epatite B, HIV, clamidia, giardiasi, amebiasi, sifilide e gonorrea. Questo soprattutto se si riscontrano ulcere del cavo anale e/o secrezioni genitali anomale.

Ciò significa che praticare una fellatio, un cunnilingus o il rimming va evitato? No, certamente no. Se dovessimo evitare tutto ciò che potrebbe causare malattie o morte vivremmo barricati in casa da soli. Anzi, neppure quello perché proprio le nostre abitazioni sono i luoghi in cui si verifica il maggior numero di incidenti.

La parola d’ordine è dunque protezione, ma vediamo subito tutte le indicazioni utili per vivere al meglio e in tutta sicurezza il sesso orale.

Come posso prevenire i rischi del sesso orale?

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha divulgato qualche anno fa un piccolo prontuario per la sicurezza sessuale. Non lo citiamo per intero, anche perché ritenere che “ridurre il numero dei partner: la monogamia è la migliore assicurazione contro le IST” sia un po’ come ridurre l’aria per non respirare sostanze dannose. Detto ciò, una prima e utile indicazione riguardi l’uso del preservativo anche per le pratiche orali; del resto ne esistono moltissimi in commercio ai più disparati aromi come questi, quindi niente paura per il sapore di gomma.

Il preservativo è inoltre facile da reperire, (relativamente) economico e ormai sappiamo tutti usarlo. Dobbiamo però considerare che il profilattico protegge dai rischi della sola fellatio, mentre rimaniamo “scoperti” durante un cunnilingus o un rapporto oro-anale. Per questa ragione sono nate le DAM, vere e proprie dighe orali appositamente progettate per questa pratica.

Si tratta di lenzuolini in lattice molto sottili che vanno poggiati sulla vagina (o sull’ano) e che consentono il massimo dell’igiene senza trascurare il piacere fisico. Anzi, per essere sicuri di dare/ricevere tutte le sensazioni, è possibile usare un lubrificante. Qualcuno suggerisce anche la diga fai da te, semplicemente tagliando un preservativo per il verso della lunghezza; in tal modo però destiniamo il condom ad un uso diverso rispetto a quello per cui è nato, con un conseguente abbassamento della sicurezza. Se la passione colpisce all’improvviso, meglio una soluzione casalinga che niente, ma non può diventare un sostituto perenne.

Ricordiamo che con il lattice dobbiamo procurarci lubrificanti e gel a base acquosa. In alternativa, se riusciamo a trovare preservativi e dighe orali in poliuretano, possiamo usare soluzioni anche a base oleosa, ma sono prodotti più rari in commercio. Ti consigliamo però di provarli, perché a differenza del lattice questo materiale non ha odore ed è un fenomenale conduttore di calore.

Naturalmente un BDSM particolarmente violento potrebbe causare lezioni e facilitare il contagio di un’eventuale malattia, ma non solo: anche lo spazzolino da denti potrebbe ferire le gengive senza che neppure ce ne rendiamo conto. A questo proposito la già citata OMS sconsiglia di lavare i denti prima di un rapporto.

Non dimentichiamo però di lavare tutto il resto! Urinare a detergere le zone intime è importantissimo, così come fare lavande vaginali antibatteriche e clisteri o doccette anali, tutti strumenti facilmente reperibili.

Infine, old but gold, il controllo. Se cambi partner con frequenza, o lo hai fatto in passato, sottoponiti ad analisi periodiche per verificare che tu non abbia contratto una MST. Impara a leggere e seguire il tuo corpo senza vergogna: pruriti intimi, perdite anomale di liquidi, forti odori nonostante un’accurata igiene intima possono essere campanelli d’allarme da non sottovalutare.