Cistite: cause, sintomi, rimedi anche naturali

Quando parliamo di cistite, siamo di fronte a quella che risulta essere un’infiammazione acuta, subacuta o cronica della vescica.

cistite

Le ragioni per cui potrebbe sopraggiungere questa infezione possono essere varie, nel nostro articolo di salute della donna andremo ad osservare cos’è la cistite, le principali cause che la possono indurre, i sintomi che ci avvertono di essere in presenza di questo problema e quali sono i rimedi per poterne guarire.

Le cause della cistite

La causa principale sono i germi che popolano l’ultimo tratto dell’intestino. Solitamente, a farli insorgere è l’Escherichia coli. Questi microrganismi possono raggiungere la vescica attraverso 3 canali:

  • dall’esterno, attraverso l’uretra
  • dall’interno, attraverso la propagazione da organi vicini
  • per via ematica

Più raramente può essere sostenuta da infezioni virali o fungine.

Ad onore del vero, la cistite può essere anche scatenata da altro, come la cistite interstiziale, un’infiammazione cronica della vescica dalle cause non ancora chiarite e presumibilmente multifattoriali.

Possiamo infine avere la cistite scatenata da farmaci, da radiazioni, da sostanze chimiche.

In linea generale possiamo dire che le infezioni delle vie urinarie trovano la principale causa nell’attacco di batteri che salgono verso l’uretra. Nel caso della cistite possiamo dire che una delle principali ragioni della sua manifestazione la si ritrova in quella che viene definita come “infezione ascendente“. Con questo termine si sta ad indicare una risalita di agenti patogeni la cui derivazione è fecale, vaginale o uretrale.

Se non si interviene in tempo per risolvere il problema, l’infezione in alcuni casi (fortunatamente poco frequenti) può raggiungere anche altre zone, nello specifico le vie urinarie alte portando anche complicanze ai reni.

Tra le cause della cistite vi può essere anche una patologia femminile molto conosciuta, ovvero la candida, la quale favorisce l’attacco dei batteri che va a generare questo tipo di infezione. Anche negli uomini esiste una malattia che può far scaturire la cistite, ovvero la prostatite.

I dati che abbiamo ad oggi in merito alle affezioni da cistite, ci mostrano che negli adulti l’80 percento delle infezioni legate alle vie urinarie deriva da un batterio unico, ovvero l’Escherichia Coli.

Quali sono i fattori di rschio legati al genere? Uomini e donne si differenziano ovviamente in questo senso. Mostrando situazioni diverse (fonte).

Cistite nella donna

Nelle donne si identifica il maggiore elemento di rischio nell’attività sessuale, tanto che questo tipo di infezione viene anche detta “cistite da luna di miele” o “cistite del giorno dopo”, questo quando la manifestazione del problema è susseguente ad uno o più rapporti sessuali.

Sempre rimanendo nello stesso campo, anche l’utilizzo di metodi contraccettivi come diaframma e spermicidi può essere causa di una cistite, in quanto questi alterano il naturale ecosistema vaginale.

Cistite nell’uomo

Nell’uomo infezioni che interessino le vie urinarie sono meno frequenti, parliamo dell’1-2 percento della popolazione maschile. La tendenza va a salire leggermente mano a mano che si va oltre i 50 anni. In questo caso le ragioni le si trovano nel restringimento del canale uretrale, ai problemi legati alla prostata, a calcoli vescicali o a una pregressa malattia che è stata trasmessa tramite rapporti sessuali.

I fattori che concorrono all’insorgenza dell’infezione delle vie urinarie maschili sono:

  • Uso di antimicrobici.
  • Distanza tra l’uretra e l’ano.
  • Età del paziente.
  • Eventuale predisposizione genetica, che solitamente è legata a una familiarità per parte di madre, quando essa ha manifestato nel corso della vita ricorrenti infezioni alle vie urinarie.
  • Quando si immette in maniera involontaria materia fecale nel meato uretrale esterno.
  • Quando urinando non si procede ad uno svuotamento completo della vescica.

La cistite e le sue manifestazioni

Generalmente, la cistite, è una patologia che si cura con i medicinali o con trattamenti naturali, ma quando è necessario per la cistite recarsi in ospedale? Nei casi in cui sia presente il sangue nelle urine, accompagnato da dolori forti e presenza di febbre alta, è bene andare in ospedale in quanto l’alta temperatura indica un livello molto elevato di infezione su cui si deve intervenire immediatamente.

Adesso, prima di andare ad osservare da vicino quali sono i sintomi tipici della cistite, andiamo ad analizzare la varie tipologie di questa infezione alle quali si può andare incontro.

Cistite emorragica

La cistite emorragica è quando ad infiammarsi è la mucosa della vescica, e si manifesta con la presenza di sangue abbondante e coaguli nell’urina. Questa situazione può essere causata da fattori batterici, ovvero l’attacco di batteri come capita per la comune cistite, ma anche per motivazioni non legate alla sfera delle infezioni.

Per quanto riguarda le cause della cistite non batterica si riconoscono diverse ragioni, tra le quali la più comune è quella legata ai cicli di radioterapia e chemioterapia nella regione pelvica. Trattasi di procedure alle quali si sottopone chiaramente chi ha avuto un tumore. La presenza stessa di questa malattia può provocare una cistite emorragica, anche senza essersi ancora sottoposti a radioterapia o chemioterapia. Altre cause vengono identificate nella presenza di calcoli, nell’assunzione di penicillina, in presenza di malformazioni arterovenose e infine in seguito all’esposizione ad alcune sostanze inquinanti industriali.

Cistite interstiziale

La cistite interstiziale è rappresentata da una disfunzione cronica che interessa le pareti pelviche, chen rende difficile una semplice azione come quella di urinare.

Il dolore che viene avvertito può essere costante oppure ciclico per un periodo superiore ai sei mesi. Si tratta di un problema la cui eziologia non ci da parametri definiti, infatti, la cistite interstiziale può colpire in modo ricorrente le persone di qualsiasi età e sesso, sebbene l’unico dato certo è che colpisce prevemente le donne (fonte).

Cistite cronica

La cistite cronica è una manifestazione che somiglia a quella della cistite acuta e ricorrente, con la differenza che invece di venire ciclicamente è un problema continuo alla muscosa vescicale. La ragione la si ritrova in un’infezione delle vie urinarie basse. La cistite cronica, come anche altre varianti, colpisce perlopiù le donne e con maggiore frequenza quelle oltre i 50 anni di età. Tra le cause principali abbiamo (fonte):

  • Batteri patogeni nella vescica.
  • Fattore ereditario.
  • Sistema immunitario debole.
  • Uso di assorbenti interni.
  • Scarsa igiene intima
  • Uso di contraccettivi particolari come la crema spermicida.
  • Stress
  • Alimentazione scorretta.

Quando la cistite è ricorrente potremmo essere davanti a quella che viene chiamata cistite recidivante, termine che indica un’infiammazione della vescica dovuto a infezioni batteriche che si ripete molto spesso.

Cistite post coitale

La cistite post coitale con bruciore e dolore è una manifestazione che compare sempre a distanza di 24-48 ore da un rapporto sessuale, ovviamente nei soggetti che sono predisposti. Si tratta di un disturbo che non ha niente di infettivo, ma che si rivela essere fortemente limitante per quanto riguarda la normale attività sessuale della coppia, in particolar modo quella della donna che ne subisce le consegenze dolorose.

Come detto in precedenza, in questo caso non è colpa delle infezioni batteriche, ma bensì da quello che viene definito come il traumatismo indotto dal rapporto stesso. Il bruciore e il senso di irritazione che si avvertono dopo il rapporto sono legati spesso alla presenza di piccole abrasioni vaginali. Queste abrasioni sono dovure ad una scarsa lubrificazione, e la presenza di queste abrasioni comporta l’alterazione della mucosa favorendo la replicazione di funghi e batteri opportunisti. I sintomi della cistitie post coitale possono persistere anche per alcuni giorni (fonte).

Per rispondere ad una domanda frequente in questi casi, stabilire dopo quanto tempo si possono avere nuovi rapporti è difficile. Intanto è necessario che la donna guarisca completamente, dopodiché è probabile che dopo 24/48 dal rapporto si riverifichi un nuovo stato infiammatorio. Dunque, ogni caso dovrà essere gestito singolarmente dal proprio medico di fiducia.

Cistite asintomatica

La presenza di batteri nelle urine, e quindi una situazione che comunque scaturisce di solito nella cistite, può invece passare inosservata. Ci sono infatti casi in cui si parla di cistite asintomatica (o batteriuria asntomatica), dove sono presenti batteri riscontrabili attraverso un esame delle urine, ma che proliferano nell’area in assenza di sintomi. Si tratta di una situazione molto comune nelle donne incinte, diabetiche o anziane.

Esiste anche la possibilità che l’infezione sia legata ad un problema di flora batterica sregolata, e in questo caso la cistite asintomatica potrebbe colpire anche le persone che non rientrano nei tre gruppi precedentemente citati (fonte).

Cistite o inizio gravidanza?

La cistite ad inizio gravidanza, o anche durante questo periodo, è un fenomeno piuttosto comune, caratterizzato dalla frequente necessità di urinare e spesso a carattere urgente. Inoltre, può presentarsi anche con bruciore e dolore durante la minzione, come anche urine maleodoranti e con eventuali tracce di sangue. Può capitare anche che in alcuni casi la cistite si presenti con febbre e brividi di freddo.

La cistite nei bambini

In merito alla cistite nei bambini il discorso è diverso, in quanto vengono meno i fattori di rischio tipici dell’età adulta che abbiamo visto in precedenza. Questo non significa che i bambini siano immuni, anzi, il rischio di un’infezione urinaria nei bambini è piuttosto alta, specialmente in quelli più piccoli. E’ chiaro che siamo di fronte a infezioni solitamente legate a batteri.

Se questi interessano solo la vescica si tratta di cistite. Se invece i batteri arrivano fino ai reni si tratta di pielonefrite, la quale è un’infezione decisamente più grave.

Per quanto riguarda i sintomi della cistite nei bambini, questi non variano da quelli presentati dagli adulti.

La cura consiste nel bere molta acqua e seguire un breve ciclo di terapia antibatterica per via orale, solitamente cinque giorni al massimo per guarire completamente.

Sintomi della cistite

Entriamo adesso nella sfera della sintomatologia, andando ad osservare quali sono i sintomi tipici della cistite, in modo da saperla riconoscere in tempo.

La prima cosa da sapere è che non ci sono sintomi uguali per tutti e per ogni manifestazione, ma questi saranno variabili a seconda di determinati aspetti. Parliamo nello specifico dell’età, del sesso e anche delle condizioni fisiche del soggetto al momento della manifestazione di questa patologia. Altri elementi che incidono sulla sintomatologia sono la tipologia dell’organismo infettante e il livello della sua carica batterica.

Tra i sintomi maggiormente diffusi vi è certamente la disuria, che nello specifico è la difficoltà nell’urinare, tale situazione in alcuni casi può anche essere accompagnata da un altro sintomo, che si chiama pollachiuria, ovvero un aumento della frequenza delle minzioni.

Altri sintomi che ci dicono di essere di fronte ad un caso di cistite sono bruciore, pancia gonfia e dolore quando si va ad urinare, come anche la presenza di un odore forte e acre nelle urine.

Chi soffre di una problematica come la cistite, deve approfondire a livello medico il quadro generale della situazione, in quanto non sono rari i casi in cui oltre a quanto citato si potrebbero manifestare  l’ematuria o la piuria, rispettivamente la presenza di sangue e pus nelle urine, come anche manifestare problemi di diarrea.

I sintomi della cistite nell’uomo e nella donna non si differenziano tantissimo, a essere diversa è l’eziologia della patologia che sembra prediligere le donne, e gli esperti dicono che questo dipende esclusivamente da un fatto anatomico.

Cosa fare con la cistite: cura, rimedi naturali e alimentazione

E’ arrivato il momento di scoprire una cosa importante sulla cistite, ovvero come curarla.

Entreremo nel dettaglio di questo aspetto osservando il problema su tre livelli diversi: la cura tradizionale con i farrmaci, i rimedi naturali e come comportarsi quando si è a tavola per migliorare la situazione, in quanto l’alimentazione è un aspetto importante nelle infezioni in generale.

Prima di entrare nel dettaglio di questi aspetti, dobbiamo fare una doverosa premessa, ovvero che nei casi in cui i sintomi siano tollerabili, e il quadro clinico dopo la visita escluda rischi per la salute generale, è bene aspettare qualche giorno prima di assumere medicinali. Questo perché la cistite spesso passa da sola (fonte).

Farmaci

Cosa prendere per la cistite? Essendo che i medicinali non sono esenti da effetti collaterali, non si deve procedere con il fai da te, ma chiaramente rivolgersi sempre al proprio medico di fiducia. Nella cura di una patologia invasiva e dolorosa come la cistite, esistono farmaci efficaci e anche integratori come questo ai mirtilli rossi , che possono aiutare a curarla.

Per quanto riguarda la terapia farmacologica sarà necessario assumere antibiotici, ma dal momento che a seconda del tipo di cistite che si ha uno è più efficace dell’altro, per trovare la terapia adatta si dovranno fare degli esami specifici che ci vengono indicati dal medico.

Gli antibiotici che in genere vengono utilizzati sono i fluorochinoloni (si somministrano solo in caso di cistiti complicate), la Nitrofurantoina, il Cotrimossazolo e la Fosfomicina.

Essendo la cistite un problema da trattare con gli antibiotici, difficilmente si possono trovare prodotti da banco, ovvero farmaci senza ricetta. Quelli che si possono reperire sono magari in grado di alleviare il problema ma non di curarlo. Uno dei prodotti che spesso le persone pensano di poter comprare in autonomia per curare la cistite è il Monuril, farmaco molto efficace contro questa problematica per il quale però la legge prevede la prescrizione medica.

Dopo quanto fa effetto il Monuril? In genere i sintomi nei pazienti scompaiono dopo due o tre giorni dall’inizio della terapia, la quale non è sempre uguale per tutti ma varia a seconda del livello di serietà della cistite.

Omeopatia e inegratori

L’omeopatia è un tipo di approccio che come sappiamo è completamente diverso da quello della medicina, non per questo meno efficiente. Esistono integratori a base di prodotti naturali, e quindi privi di sostanze chimiche, che possono essere di aiuto nella cura della cistite.

Gli integratori per la cistite si trovano in commercio sia in bustine che in altre forme, e i due migliori in assoluto che si possono utilizzare sono il Delta Mannosio (qui il prodotto) e il Rubis (qui un efficace prodotto)

Il primo è un integratore alimentare a base di base di D-mannosio, Ribolife e Mirtillo Rosso. Si tratta nello specifico di tre sostanze che tendono a favorire le naturali difese dell’organismo in genere e nello specifico del tratto urinario. Il secondo invece è a base di mirtillo rosso (fonte).

Altro rimedio naturale contro la cistite di cui abbiamo già parlato nell’approfondimento sugli antibiotici naturali l’integratore naturale a base di semi di pompelmo (qui trovi l’integratore naturale).

I rimedi naturali

Curare la cistite con metodi naturali, o come si potrebbe dire con i rimedi della nonna, è una cosa possibile. Quali sono i principali? Ecco di seguito su cosa possiamo contare per risolvere il problema della cistite e avere un sollevo immediato (fonte):

bicarbonato

Il bicarbonato lo si può utilizzare in due modi diversi.

Il primo prevede di metterne un cucchiaino in un bicchiere d’acqua e bere il tutto. Procedura da ripetere almeno quattro o cinque volte al giorno. Questa composizione rende l’urina meno acida, e quindi non solo si avvertirà meno dolore quando si va a urinare, ma si accelera la scomparsa della cistite, procedura che può essere aiutata aggiungendo il limone, elemento caratterizzato da un forte potere disinfettante.

Il secondo sistema per affrontare il problema della cistite è quello di procedere con i bidet di bicarbonato, il quale permette di provare refrigerio e alleviare quindi dolore e l’infiammazione.

Camomilla e malva

Tra i rimedi naturali per curare la cistite ci sono anche la camomilla e la malva che vanno assunte in forma di infuso, sia singolarmente che combinate insieme. Questi elementi naturali hanno come proprietà quella di lenire il dolore, e nel caso di infiammazioni meno serie anche essere in grado di portare un sollievo immediato.

Semi di pompelmo

Conosciuti per essere tra principali antibiotici naturali, i semi di pompelmo sono un alimento che permette di ostacolare con forza la formazione di batteri (qui trovi l’integratore naturale).

Mirtilli rossi

Le proprietà che caratterizzano i mirtilli rossi sono quella disinfettante e quella depurativa. La migliore assunzione che si può fare è quella tramite succo da prendere continuativamente per almeno 20 giorni (qui il prodotto).

Nel caso di problemi intestinali o gastrici invece, è meglio non assumere succo di mirtillo.

Echinacea

Si tratta di una pianta molto utilizzata nell’omeopatia perché un potente antibiotico natuarle. Si tratta inoltre di un immunostimolante che aiuta a rafforzare l’organismo contro i batteri (qui un buon integratore naturale a base di Echinacea)

Alimentazione contro la cistite

In caso di cistite cosa mangiare e quali cibi sono da evitare? Andiamo ad osservare quale sia la dieta consigliata a chi soffre di cistite (fonte):

  • Riduzione degli zuccheri semplici, in quanto sono elementi di cui i germi si nutrono costantemente.
  • Riduzione dei grassi saturi con prevalenza a quelli di origine animale, in quanto sono prodotti che vanno ad irritare la vescica.
  • Consumare più alimenti ricchi di fibre quali frutta e verdura, le quali sono una scelta perfetta come aiuto per la regolarizzazione dell’intestino.
  • Prediligere la cottura a vapore alla frittura.
  • Evitare le abbuffate quando si mangia, soprattutto a cena. Mangiare in modo regolare aiuta l’organismo a lavorare in maniera corretta.
  • Assunzione di integratori alimentari che aiutino la prevenzione, ma solo dopo aver consultato il proprio medico di fiducia. Questo perché esistono integratori che possono anche avere effetti collaterali.

Cosa eliminare dalla propria dieta in caso di cistite:

  • Alcolici e superalcolici.
  • Caffè e tè.
  • Cibi e formaggi piccanti.
  • Dolci e dolciumi molto calorosi come cioccolato, gelato e leccornie ricche di zuccheri. Lo stesso discorso vale per le bevande zuccherate.
  • Condimenti grassi come burro, lardo e così via.
  • Salse particolari come maionese, ketchup, senape etc.
  • Insaccati in genere.

Conclusioni

Per concludere, dopo aver analizzato nel dettaglio cosa sia la cistite, quali siano le sue caratteristiche a 360 gradi e tutto quello da fare per affrontarla al meglio, è doveroso fare una raccomandazione. Il consiglio finale che vogliamo dare, è quello di rivolgersi subito al proprio medico di fiducia appena si avvertono i primi sintomi della cistite, in modo da evitare che il problema peggiori.

Inoltre, è importante non assumere dei medicinali che non siano stati indicati dal medico, perché il rischio non è solo quello di non guarire, ma anche far peggiorare la situazione.